Se io fossi acqua, documentario sul dramma dell’alluvione nella Valle del Pignone in TV su "Linea Verde" (12/05/2013)

Tra gli autori il nostro Gino Martella, biologo dell'ARPAL

   

"Se io fossi acqua" è un documentario che narra il dramma e la rinascita di una comunità colpita dall’alluvione del 25 ottobre 2011, nella Valle del Pignone.

   
Gli Autori

Massimo Bondielli (Autore & Regista)
Regista–documentarista formatosi presso la scuola d’arte cinematografica di Genova e attraverso corsi di specializzazione.

Ha realizzato varie opere video in più settori ricevendo diversi riconoscimenti. Da alcuni anni si è avvicinato al documentario cercando di raccontare storie che vale la pena vivere.
Luigi Martella (Autore)
Biologo salvese con master in diritto ambientale e laurea in urbanistica e pianificazione territoriale ed ambientale. Attualmente lavora presso l’ARPAL e collabora in progetti di ricerca, formazione e pianificazione territoriale. Da qualche anno ha iniziato a camminare, chiedendosi come e a chi raccontare le proprie esperienze a chilometro zero.
Marco Matera (Autore)
Oltre all’attività di chimico, che svolge in ARPAL, si occupa di coaching sistemico. È specializzato in Solution Focus, un approccio che valorizza ciò che funziona focalizzando così il processo di ricerca delle soluzioni. Da qualche anno sta portando in Italia questo approccio.

Gino Martella

  
L'idea, il progetto e la sua realizzazione

Nei giorni successivi all’evento alluvionale che interessò, sconvolgendolo, parte del territorio delle Cinque Terre, della Val di Vara e della Val di Magra, il nostro Luigi Martella si trovò – per lavoro – sul torrente Pignone, in una piccola valle in sponda destra del Fiume Vara, nello Spezzino, in Liguria. Subito dopo l’alluvione era già stato a Brugnato e Rocchetta Vara con i ricercatori del CNR di Torino e dell’Università di Genova e poi a Vernazza a “camminare” per via Roma, sopra 5 metri di fango.
Ma fu particolarmente colpito dalla desolazione incontrata percorrendo la valle del torrente Pignone. Come se “uno Tsunami fosse venuto dai monti!” Ancora ricorda una signora, abitante di una casa isolata a valle del piccolo borgo di Memola, che appena vide l’auto dell’ente per il quale lavora (ARPAL), vi si gettò contro chiedendo aiuto e sostegno, affinché non ci si dimenticasse di lei e di quella terra. Luigi non poté far altro che ascoltarla e confortarla. Ma si sentì impotente.
Tornato in ufficio, Luigi ne parlò con Marco già impegnato, come tecnico di laboratorio, nell’emergenza a dare il suo supporto. Decisero di provare a raccontare quelle storie di abitanti di una sperduta vallecola dell’Appennino ligure. L’idea c’era, così come la tensione emotiva, ma non era chiaro come realizzare un documento video. Così, al “progetto intenzionale” di Luigi e Marco, si aggiunse Massimo e grazie al suo lavoro di documentarista e regista, si diede inizio alla realizzazione dell’idea.
A partire dal novembre del 2011, i tre iniziarono a raccogliere i racconti e a filmare i volti degli abitanti di questa valle. Da subito emerse un quadro umano caratterizzato da una forte e profonda identità e coscienza dei luoghi abitati, legami di lunga durata che sono la forza di questa comunità locale.
Il “progetto” ha visto Luigi, Marco e Massimo impegnati costantemente per oltre 10 mesi in Val di Vara. Con tale lavoro si è cercato di realizzare un documentario che, partendo dall’evento tragico dell’alluvione esplori, con delicatezza, l’animo degli abitanti della valle del Pignone, nel percorso che porta dal dramma alla rinascita del loro territorio, cercando di narrare la coscienza di luogo che contraddistingue questa comunità.

  

  

Il documentario è un viaggio narrato dalle stesse voci di chi ha vissuto in prima persona il dramma dell’alluvione del 25 ottobre 2011, il racconto dei soccorritori e la voce dei tecnici che, a vario titolo, hanno partecipato alla macchina della Protezione Civile ed hanno liberato dal fango e dai detriti una valle. Il racconto di Carla si identifica con il valore secolare delle piazze italiane. La poesia narrata di Agnese è una lezione di territorialismo. Il volto di Giovanni trasmette la serenità ed il carattere antico di un popolo. Le mani di Maura, che ricamano dei mazzi di fiori di zucca, ricordano le mani delle tante donne che hanno fatto l’Italia. La voce di Marino è capace di sciogliere il ghiaccio che ciascuno di noi si porta dentro. E tanti altri ancora.
Il documentario non si limita a realizzare un racconto corale sul dramma del 25 ottobre 2011. Esso si sviluppa nella testimonianza di una comunità che reagisce prontamente allo scoramento iniziale ed al ritardo degli aiuti economici e ricomincia a lavorare la propria terra, dopo averla ripulita dai tronchi divelti e dai detriti, rimettendola in produzione senza “saltare” la stagione della semina. Si ricostruisce l’impianto di irrigazione dei campi; Raffaele a Pignone ed Enrico a Casale ne sono i principali artefici. Si cominciano a produrre gli ortaggi tra cui la famosa “patata di Pignone” e ci si prepara alla rinascita della Festa degli Orti del 25 agosto 2012.
 

La solidarietà'

Una comunità in cui i valori profondi della solidarietà, dell’appartenenza, del dialogo vengono vissuti prima ancora che raccontati.

Il documentario prova a raccontare tutto questo, attraverso il linguaggio universale dell’immagine e della parola.
Il filo conduttore del racconto è l’elemento acqua che diventa intimo attraverso un rapporto-conflitto quasi famigliare perché, nonostante quello che ha provocato, in fondo “l’acqua è la vita”. Quello che la piccola valle del torrente Pignone ci mostra, spesso accade in decine e centinaia di valli della nostra Italia, ma il più delle volte non viene raccontato. La nostra società della tecnica e dei consumi richiede velocità e si dimentica presto di quel che è stato. Noi abbiamo preferito la lentezza. Abbiamo iniziato a camminare in Val di Vara ed a ci siamo fatti raccontare le loro storie.

   

  

L'incasso della proiezione al "Cinema Nuovo" della Spezia devoluto in beneficenza per la ricostruzione della Scuola di Pignone

  


  

L'angolo della Satira... (Elezioni 2013)

 

 

La conquista della Luna....

Chi tra i tre astronauti metterà per primo il piede sul suolo lunare?

    


    

Elezioni Amministrative 2013

Le Liste ed i simboli presentati per la competizione elettorale nel Comune di Salve (26 e 27 Maggio 2013)

  

  

   

LISTA n° 1

 

Con noi per Salve

 

CON NOI PER SALVE

    

Candidato Sindaco:

Francesco Villanova

       

Candidati Consiglieri:

Riccardo Buffelli

Sergio De Giorgi
Giovanni Lecci
Massimo Meli
Angelo Perrone
Giuliano Quaranta
Silvana Simone

 

     

LISTA n° 2

 

 

SALVE CHE CAMBIA

    

Candidato Sindaco:

Carmelo Chirivì

       

Candidati Consiglieri:

Sabina Cosi
Giovanni Pepe
Giuseppa Salvadore detta Pina
Antonio Nuccio
Patrizia Pizzolante
Alessio Olimpio

Francesca Panese
 

     

LISTA n° 3

 

 

INSIEME PER SALVE

Città di tutti

    

Candidato Sindaco:

Vincenzo Passaseo

       

Candidati Consiglieri:

Massimo Chirivì
Simona Conte

Nicola De Lecce
Irene Dongiovanni
Nicola Passaseo
Antonio Romano detto Enzo
Luigi Villanova detto Gino
 
 

 


Salve, 29 Aprile

Presentazione della rete "Capo di Leuca Network"

 

  


  

PARROCCHIA  di  SAN NICOLA MAGNO  –  SALVE - DIOCESI  di UGENTO – S. MARIA DI LEUCA con il Patrocinio del Comune di Salve e della Provincia di Lecce
CONCERTO INAUGURAZIONE DELL' ORGANO A CANNE DI SALVE,  IL PIÙ'  ANTICO DI PUGLIA E  TRA I PRIMI D' EUROPA
  

L’Organo a canne "Olgiati-Mauro" di Salve risale al 1628 ed è opera di Giovanni Battista Olgiati di Como e Tommaso Mauro di Muro. E' il più antico e funzionante di Puglia e tra i primi d'Italia e d'Europa.
Domenica 5 Maggio alle ore 20, nella bellissima Chiesa "San Nicola Magno" di Salve, questo gioiello d'arte organaria ritornerà a risuonare con l’originale suono, frutto della ricerca scientifica e professionale di Paolo Tollari, organaro di grande esperienza. 

L’organo Olgiati-Mauro di Salve è un esempio raro in quanto sono sopravvissute tutte le canne originali, sono state ricostruite solo 13 canne su 393 totali nel restauro del 1978 perciò vale la pena ascoltare.  Il concerto d'Organo sarà eseguito dal Maestro Francesco Scarcella.
L'ingresso è libero.
  

Programma:

ore  20.00 Saluti di Don Lorenzo Profico, Parroco di Salve. Interventi di Mons. VITO ANGIULI (Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca), Dott. Daniela De  Bellis (Alta  Sorveglianza del Funzionario Rstauratore Direttore della Soprintendenza B.S.A.E. per la Puglia), Ing. Vincenzo  Passaseo (Sindaco di Salve), Altre Autorità 
FRANCESCO SCARCELLA -    ORGANISTA  (PROGRAMMA)
RESTAURATORE : DOTT.  PAOLO TOLLARI

RESTAURO
Almeno dal tardo medioevo l’arte della costruzione degli organi nelle chiese, praticata da maestri itineranti per lo più transalpini e illustrata  da ampia iconografia e documentaristica, mantenne nell’Europa continentale ed insulare caratteristiche comuni che in talune regioni meridionali perdurarono fedelmente fino al sec. XVII: canne del Principale completamente in facciata e sulle verticali dei canali, progressiva introduzione delle file separate nel Ripieno e dei registri Flauto ed Organetto, file gravi del Ripieno raddoppiate nei soprani, effetti speciali quali Tremolante, Uccelliera e Ance di varia foggia, somieri “a tiro” e con canali per tasti “spezzati”, crivelli in cuoio con telaio ligneo, ampie catenacciature in abete con registri “tirati” direttamente dal fianco della cassa.

Finora erano noti alcuni esemplari tardo-gotici e rinascimentali di questo genere di strumenti (S. Petronio di Bologna, Con-cattedrale di Malta, Santa Caterina di Galatina, Castelbuono di Sicilia) che però, a causa di scelte costruttive iniziali o di modifiche successive, conservano solo una parte delle suddette caratteristiche; l’unico organo in Europa che invece risulti oggi averle mantenute simultaneamente tutte è il cronologicamente tardivo Olgiati-Mauro (1628) della chiesa parrocchiale e collegiata di Salve nel Salento: l’attuale restauro, condotto con criteri filologici dallo scrivente, ha permesso di recuperarle quasi integralmente attraverso l’individuazione, il restauro e la ricollocazione di molte parti originali che agli inizi del Settecento furono variamente reimpiegate in modifiche ed “innovazioni” allo strumento, alla cassa ed alla cantoria da parte dei maestri gallipolini Chircher; altre parti lignee strumentali e decorative del 1628 restano ancora nascoste nella cassa e nella cantoria in attesa di un intervento completo su queste ultime.

  

Paolo Tollari (Curriculum)
Paolo Tollari, nato a Fossa Mirandolese nel 1960, ha frequentato il Liceo Classico di Mirandola e nel 1985 si è laureato cum laude presso l'Università di Bologna con la tesi Gli organi dell'antico ducato della Mirandola discussa con Oscar Mischiati. Cultore di storia locale ed organaria, ha pubblicato migliaia di documenti d'archivio inediti. E’ stato docente di Organaria Storica nel  Corso di Laurea in Organo Liturgico istituito dal Conservatorio di Musica di Bologna in convenzione con la Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna. Collabora con varie Soprintendenze alla tutela e al censimento degli organi storici. Dal 1975 è organista della chiesa nel paese nativo; qui ha aperto una bottega organaria dove con l'aiuto di alcuni collaboratori ha costruito 26 strumenti e restaurato sotto il controllo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali 119 organi storici, specializzandosi in strumenti di scuola bolognese, mantovana, bresciana, pistoiese e meridionale (cattedrali di Modena e Gallipoli, seminari di Modena e Faenza, abbazia di Nonantola, basiliche di San Pietro a Reggio Emilia, di San Quirino a Correggio e di Santa Caterina a Galatina, collegiate di Mirandola, Concordia, Mesagne, Leverano, Gagliano del Capo e Salve, arcipretale di Poggio Rusco).
 


 

Associazione Donatori FIDAS Salve

25 Aprile, Festa dell'Aquilone

 

Anche quest'anno la rinomata manifestazione del Capo di Leuca, la XXV Festa dell'Aquilone a Pescoluse marina di Salve, organizzata dalla Fidas.

Una giornata all'insegna del divertimento, musica con i South Express Blues band, giochi per adulti e bambini, gara dell' Aquilone Artiginale ed una esibizione cinofila.

Evento di promozione alla Donazione del Sangue quale atto di grande solidarietà.

 

  

 


   

Una bellissima "doppietta" nel campionato Under 14

Le giovanili della Pallavolo Salve continuano a sorprendere

  

Ancora una stagione da incorniciare per il sodalizio sportivo biancazzurro che raccoglie un altro strepitoso risultato giovanile.
Per la prima volta infatti entrambe le compagini Under 14 della "Pallavolo Salve" hanno vinto il loro campionato. Per le ragazze, che si sono imposte nel Girone "G", è la prima volta in assoluto; per i ragazzi, vittoriosi nel Girone "C", è invece la terza affermazioni negli ultimi 4 anni.

Una grandissima soddisfazione, raggiunta superando le molteplici difficoltà organizzative, logistiche ed economiche. Complimenti a tutti!

   

   

  


  

Sport Salvese, Ieri ed Oggi

Cronaca della gara Salve - Ugento 4-3, disputata al campo "Villani" di Presicce davanti a più di mille spettatori nel Gennaio del 1968.

Articolo di Graziano Raone su "Salve", Bollettino Parrocchiale del Gennaio-Febbraio 1968.

   

 

 


 

Salve, 13 Aprile

Nutri il tuo Buonumore

Evento promosso da Lidia Pagani ed Alessandra Mattioni

 

"E' a tavola che si fabbricano le emozioni".
Un piacevole incontro SABATO 13 Aprile 2013, alle ORE 18:00, presso la Sala Convegni di Palazzo Ramirez a Salve con la life coach Alessandra Mattioni, formatrice appassionata e coinvolgente autrice del libro "Nutri il tuo Buonumore - vincere lo stress e favorire stati d'animo positivi con l'alimentazione".
  

Utili indicazioni per conoscere quali cibi e quali bevande ci aiutano a mantenere il Buonumore, la linea, e gestire lo stress per diventare protagonisti attivi del nostro benessere fisico e mentale. Si conosceranno e si gusteranno i giusti cibi per alimentare nuove e positive emozioni.
L'evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.comune.salve.le.it in collaborazione con il Comune di Salve.

L'Aperitivo del Buonumore è offerto da:
- INFUSO NATURA - Il piacere dei buoni alimenti
- VERGALLO
- VINCOTTO PRIMITIVO - diventa buongustaio
- VITAMINAS - energia naturale

INGRESSO LIBERO. Per info: Lidia Pagani 392.41 28 923

  


 

Salve, 7 Aprile

"Ti ho sposato per allegria", Commedia in tre atti

A cura della Compagnia teatrale "Salve in scena"

 

La Compagnia teatrale "Salve in scena" in collaborazione con il Comune di Salve presenta "Ti ho sposato per allegria", Commedia in tre atti di Natalia Ginzburg (1965) che si svolgerà a Salve, presso la Sala Conferenze di Palazzo Ramirez, domenica 7 Aprile a partire dalle ore 20.00.
  
Pietro e Giuliana sono sposati da una settimana, dopo solo un mese che si conoscono. Pietro, avvocato, è di solida estrazione sociale, abituato a una vita borghese, pacata e regolare; mentre Giuliana è una spiantata, indolente e pasticciona, scappata di casa a diciassette anni, un po' svitata ma simpatica. Pietro ha invitato a pranzo per l'indomani sua madre, affinché metta da parte tutte le riserve sul conto di Giuliana e accetti lo stato di fatto, smettendola di crucciarsi. Un pranzo famigliare che sarà una prova del fuoco per la loro vita coniugale.
La sottile ironia della commedia consiste nel raccontare in tono quasi allegro gli eventi più problematici: realtà come l’aborto, la morte, la separazione e l'incomunicabilità nei rapporti di coppia vengono in un certo senso sdrammatizzate e descritte con la massima naturalezza.
   
Personaggi e interpreti:
Giuliana (Giustina De Iaco), Pietro (Riccardo Buffelli), Vittoria (Assunta Nuzzello), Madre di Pietro (Ada Orlando), Ginestra (Sabrina Sergi).
Regia di Antonella Oceano

 


  

Salve, 7 Aprile

Elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Gruppo ANMI
 

Invito rivolto a tutti i Soci dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia.
Domenica 7 Aprile dalle ore 08,00 alle ore 12,30 presso la sede sita in via Persico n° 12 si svolgeranno le Elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Gruppo ANMI di Salve.

  


   

 


  

L’Arte in scena: spettacolo di danza, canto, musica e recitazione.

A cura della Compagnia Teatrale “Salve…in scena!”

  

Sabato 23 Marzo a Salve, partire dalle ore 19.00 presso la Sala Conferenze di Palazzo Ramirez (p.zza Concordia), la Compagnia Teatrale “Salve…in scena!” in collaborazione con il Comune di Salve presenta "l’Arte in scena": danza, canto, musica, recitazione.

  • Recitazione: Teatro, L’uomo dal fiore in bocca, di Luigi Pirandello
    Regia: Antonella Oceano, Attori: F. Raone, M. De Giorgi, A. Orlando, R. Buffelli.

  • Letture: tratte dal libro di poesie “L’immagine” di Antonella Sergi (intervista alla poetessa)

  • Musica e Canto: M.D. Calabrese, M. De Giorgi, G. Levantaci, L. Negro, C. Piccinni, L. Raone, G. Stendardo.

  • Danza: passo a due “ Leda and Swan” eseguito da: Martina Musaro’, Luciano Morciano e la piccola Elena Nicolardi
    Assolo: “Ashram-Maria and the violin's string “ coreografia: Centro Dimensione Danza Tricase, dir. Artistica di Maria A. Ingletto

A conclusione della serata sara’ sorteggiata l’ultima collezione di litografie del Pittore Biagio Raone.
Ingresso libero. La cittadinanza e’ invitata a partecipare

  


   

La Settimana Santa Salvese 2013
  
Come ogni anno ritorna l'appuntamento con i riti religiosi della Settimana Santa:

  • 24 marzo, Domenica delle Palme: Alle 9:30 in piazza Dante avviene la Benedizione delle Palme e la processione fino in piazza Concordia dove si svolge la Santa Messa.

  • Giovedì 28 marzo: alle ore 18:00 in Chiesa Madre inizia la Celebrazione dell'Ultima Cena del Signore, in questo giorno le campane smettono di suonare. Riprenderanno a suonare la notte di Pasqua. Per annunciare le funzioni religiose i chierichetti percorrono le strade del paese suonando la"trozzula". Durante la messa si svolge la lavanda dei piedi ai dodici Apostoli, impersonati dal sindaco con alcuni componenti dell'Amministrazione Comunale di Salve, i giovani, gli adulti e gli anziani, vestiti con lunghe tuniche bianche. Al termine della messa spetta a loro distribuire il pane benedetto a tutti i fedeli presenti. Alle ore 22 davanti all'altare della reposizione avrà inizio l' Adorazione Eucaristica comunitaria.

  • 29 marzo, Venerdì Santo: Tutto il paese, raccolto in preghiera, partecipa alla solenne processione con le quattordici tappe della "Via Crucis". Prima di attraversare le strade in corteo, alle ore 18:00 in Chiesa Madre ha inizio l'Azione Liturgica della Passione del Signore, comunemente chiamata "Missa Scerrata" (messa scordata), così chiamata perché non presenta l'abituale sequenza della celebrazione, manca la Consacrazione del pane e del vino e i fedeli ricevono la comunione con le ostie consacrate la sera del Giovedì Santo. Alle 19:30 uscirà la processione per le strade del paese con le statue del Cristo alla Colonna, la Madonna e san Giovanni ai piedi del grandissimo Crocefisso ligneo del 1600, l'Addolorata e il Cristo morto. Il corteo è accompagnato dalle marce funebri eseguite dal Complesso Bandistico "Città di Salve".

  • La settimana santa si conclude il 30 marzo: Sabato Santo, con la Solenne Veglia Pasquale che inizia alle 22:30. Al momento della Risurrezione di Cristo avviene la caduta del telo nero che durante la veglia copre il presbiterio della chiesa nascondendo la statua del Risorto. Le campane riprendono a suonare, la statua della Madonna Addolorata vestita con abiti di festa entra trionfante dalla porta principale della chiesa e va incontro al Cristo Risorto.

  • La Domenica di Pasqua le Sante Messe sono alle 8, 10, 11 e un quarto e 17:30

   

 

 

Parrocchia San Nicola Magno

 


   

RASSEGNA STAMPA LOCALE: IL GIORNALE DI PUGLIA

Lecce, un concorso di idee per i 288 milioni della 275 a quattro corsie?
  

LECCE. “E se destinassimo il finanziamento di 288 milioni di € di Regione Puglia e Cipe della SS 275 a quattro corsie Maglie-Leuca a scopi sociali?”.

L’idea è del giornalista salentino Francesco Greco, che ha firmato il libro “Quattro corsie e un funerale” (275 “No” al Salento sfregiato), edito nel 2012 da Miele di Gagliano del Capo, dove riflettono una quarantina di intellettuali, tecnici, artisti, imprenditori, ecc. da tutto il mondo.

Con posizioni sfumate, inclusa l’idea della strada-parco nel tratto Montesano Salentino-Santa Maria di Leuca.
Parlo a titolo personale – si affetta ad aggiungere Greco – ma in un momento storico così difficile per tutti è il caso di ripensare l’intero progetto, così come si sta facendo per la Tav in Val di Susa e col Ponte sullo Stretto di Messina. Facendo restare sul territorio quei soldi, con un circuito virtuoso, si creerebbe vero lavoro e autentico sviluppo”.
Posto che i politici vogliano riflettere sull’argomento, quale potrebbe essere la destinazione di quella montagna di soldi?
Greco non ha dubbi: “Non devono andare perduti ma essere impiegati per l’economia di una terra che una rivista turistica nazionale non molti giorni ha dichiarato la più bella d’Italia”.

Tradotto meglio?

 “Non c’è che l’imbarazzo della scelta – aggiunge ancora Greco – si potrebbero finanziare interventi di riqualificazione e vivibilità del territorio, viabilità inclusa, ma anche qualche depuratore costiero nella zona del Capo di Leuca, oppure aiutare le imprese del Tac a riqualificarsi, a competere sui mercati finanziando la riconversione con la formazione, l’innovazione, magari soccorrere le aziende in difficoltà, che non hanno accesso al credito, alle prese con Equitalia, vittime di usura, o costrette a pagare il pizzo. Si potrebbe lanciare un concorso di idee: i salentini hanno molta creatività e amano la loro terra: troverebbero loro stessi, dal basso, la soluzione migliore”.
 

Fonte: Giornale di Puglia

 


  

Una segnalazione del circolo di Legambiente

  

In Località Montani (Comune di Salve) si sta costruendo un complesso abitativo di 6 o 7 unità:- cinque villette e una nuova struttura sensibilmente più grande (vedi foto allegate).

La lottizzazione in questione si trova in zona agricola soggetto a vincolo paesaggistico, una volta coperta di macchia mediterranea, sulla dorsale della Serra di Spigolizzi e in stretta prossimità allo sito archeologico della Grotta Montani. Una delle case è ubicata a 50 metri dell’entrata della grotta, che estende sottoterra nella direzione del fabbricato e i lavori di recinzione della proprietà ha interessato l’area direttamente sopra il tetto della grotta.

Almeno quattro delle ville sono state autorizzate come "abitazioni isolati ad uso agricolo". Non sarebbe realista immaginare un attività agricola significativa sulle piccole particelle di terreno roccioso e poco fertile intorno alle case. I fabbricati sono isolati, nel senso che si trovano abbastanza lontani dal paese.

Il complesso, ubicato su un terreno irregolare esteso al massimo circa 300 x 300 metri, è recintato con un muretto di pietra e rete metallica, tutto di nuova costruzione.

L’impresa di costruzione per tre delle ville è la stessa.

  

     

  

Il complesso non sembra essere l’opera di un consorzio di singoli proprietari che costruiscono in comunità ognuno per suo proprio uso, piuttosto di un unico progetto speculativo. Per potere costruire questo piccolo villaggio turistico, non è per niente fuori luogo di sospettare qualche escamotage ai fini di raggirare le leggi sull’edilizia rurale.

Il posto dove sorge il complesso è un sito ben particolare. È un luogo molto amato dai Salvesi, contiguo al Canale di Fano, sempre descritto nel passato come incontaminato e incantevole, suggestivo: un posto magico. Qui c’era fino poco tempo fa una specie di wilderness, una riserva naturale, un raro esempio di territorio dove si poteva sentire che il tempo si era fermato. In questo luogo panoramico, con vista sul mare fino alla Calabria, si poteva essere soli con il cielo e il vento, con la flora particolare della macchia mediterranea e gli uccelli, con i resti straordinari del lavoro dei nostri nonni.

I muri a secco, i sentieri, le pajare sono testimonianza di una civiltà contadina vecchia quante generazioni? Non merita di essere dimenticata. Questi monumenti storici, emblematici della dura lotta contadina, sono troppo importanti per essere circondati da villette estive o nascosti in un territorio lottizzato ai fini speculativi. Il nuovo complesso abitativo si trova a pochi passi di un gruppo di quattro pajare, tra le più belle dell’intero territorio di Salve. Non è per caso che queste pajare siano stati soggetto scelto da tantissimi fotografi per "mostrare" il Salento. Le immagini abbelliscono le cartoline postali; sono utilizzate nella pubblicità turistica dal Comune di Salve e dalla Provincia per promuovere, addirittura, il "Salento d’amare".

Di questo posto si poteva parlare, senza esagerare, come di un vero e proprio museo a cielo aperto. Si dice che sia stato lo sito della leggendaria Città di Cassandra. I numerosi reperti archeologici dell’epoca paleolitica trovati sulla collina di Spigolizzi indicano che l’area merita uno studio archeologico approfondito.

E allora, che cosa abbiamo fatto?

Abbiamo accettato, senza porre questione, il "diritto" di qualche promotore immobiliare a deturpare un bene comune che doveva essere tutelato per tutti. Abbiamo lanciato un processo di urbanizzazione sull’uno dei ultimi crinali collinari tra Lido Marini e Leuca fin’ora incontaminato. Abbiamo chiuso gli occhi a una lottizzazione, al limite della legalità, del territorio agricolo. Abbiamo permesso la costruzione di edifici di minima qualità, sennò proprio scadenti, in uno dei più bei posti del Capo di Leuca.

Chiediamo se non è il momento di riflettere sul futuro del territorio extraurbano prima che sia troppo tardi e l’intera zona costiera sia cementificata. Dobbiamo pianificare lo sviluppo edilizio con un dovuto analisi della necessità abitativa, della capacità dell’infrastruttura e delle marine. Dobbiamo individuare le aree di campagna più significative da salvaguardare e tutelare prima che tutto sia banalizzato.

E forse non sia nemmeno troppo tardi per salvare il povero resto della collina di Spigolizzi dalla mano pesante dei speculatori. Sarebbe opportuno di indagare sulla legalità delle autorizzazioni concesse allo scempio ormai già imposto sul territorio. Nel caso che si scopri qualche irregolarità, escamotage o trucco, si può chiudere la scappatoia utilizzata per evitare ulteriori abusi.

 

Legambiente, Circolo "Giglio delle Dune" di Salve  

 


  

Cultura e Tradizione: le Caremme nel Centro Storico di Salve

 

Anche quest’anno rispuntano le “Caremme” sui balconi del borgo antico di Salve!
Questo progetto alla sua 3^ edizione è promosso dall’Associazione Culturale “CENTRO STORICO” di Salve che vuole continuare e tramandare questa antica tradizione popolare del periodo quaresimale.

 

     

 
Anticamente, la “Quaremma o Caremma”, dopo la fine del carnevale appariva sempre, su balconi e terrazzi del Paese. Questo fantoccio, tipico del costume popolare salentino, raffigurava una vecchia brutta, quasi sempre vestita di scuro, con un fazzoletto in testa ed il viso scoperto.
Da questo momento, aveva inizio un periodo di “astinenza e sacrificio” fino al giorno precedente la Santa Pasqua. Ogni “Caremma” era munita di una “conocchia” e di un “fuso”, antichi strumenti in uso per filare la lana ed in questo caso utilizzati quali simboli di “laboriosità e del tempo che scorre”. Ai piedi “un’arancia amara con infilzate sette piume di gallina” come il numero delle domeniche mancanti dall’inizio della Quaresima alla Santa Pasqua di Risurrezione, non solo, ma per ricordare anche i sette vizi capitali: Superbia, Accidia, Lussuria, Ira, Gola, Invidia, Avarizia.

La tradizione vuole che, si togliesse una piuma ad ogni scorrere di settimana, mentre il sapore acre dell’arancia, voleva evidenziare la sofferenza Quaresimale.
Al termine di questo periodo, con il suono a festa delle campane che annunciavano la “Risurrezione di Cristo”, la Caremma “simbolicamente” veniva bruciata, tra lo scoppiettio dei mortaretti e con tanta allegria di Tutti, quale segno di “purificazione e salvezza” e, quasi, ad esorcizzare “il male”.
La tradizione alimentare del periodo Quaresimale era ed è a tutt’oggi caratterizzata da “grande moderazione”, difatti vengono eliminati dalle tavole, che ancora conservano questa antica tradizione,: carne, uova e formaggi.
 

 

     

   
Tali privazioni terminavano durante la Settimana Santa, quando iniziavano i preparativi per la realizzazione dei dolci tipici pasquali. Tra questi ricordiamo le “Cuddhure” con dentro le uova sode, che le mamme e le nonne preparavo a forma di “galletti” per i bambini, di “bambole” per le bambine, oppure a forma di “panierino”, tutte decorate con stagnola multicolore; ai papà, invece, toccava quella a forma “circolare” naturalmente con dentro più uova sode.
Il Direttivo dell’Associazione Culturale “Centro Storico” di Salve, si augura che, anche quest’anno “i bambini di oggi” arricchiscano il loro bagaglio culturale con questa bella pagina della “nostra tradizione popolare”, ma che anche “i bambini di ieri” abbiano rispolverato con simpatia questo caro ricordo della loro adolescenza; inoltre, è stato deliberato che, per il giorno della Santa Pasqua all’uscita della Santa Messa delle ore 10.00, a tutti i bambini della scuola primaria verrà donata una “cuddura” , (bambola o galletto) espressione d’augurio per bambini e familiari!

 

IL DIRETTIVO
 


  

Domenica 3 febbraio 2013

Salve, Festa di San Biagio
Celebrazioni religiose e Mostra dal titolo “Trafori e trasparenze. L’arte del ricamo agli inizi del Novecento” presso la storica Masseria
  

I festeggiamenti in onore di San Biagio vengono celebrati - come ogni anno - a Salve il 3 febbraio nella cappella rurale e nella masseria di “Santu Lasi” (San Biagio).

Dopo la Santa Messa nella cappella (ore 11), ci si potrà recare alla vicina masseria, che resterà aperta per l’intera giornata e sarà visitabile fino al tramonto.
Qui, alle ore 12, saranno benedetti e distribuiti i pani di S. Biagio provenienti da Ruvo di Puglia (a forma di pastorale, di mano, di anello) e sarà inaugurata una mostra dal titolo “Trafori e trasparenze. L’arte del ricamo agli inizi del Novecento”, promossa dalla masseria Santu Lasi e curata da Vincenzo Cazzato (Università del Salento) con la consulenza di Lucia e Maria Rosaria Scippa. Saranno esposti antichi lavori delle famiglie Distefano, Giaccari (Morciano) e Defilippis (Salve).

 

    


Disposti su una serie di oltre venti pannelli, si potranno ammirare ricami collegati alla vita domestica e ripartiti in base alle tecniche di esecuzione (tombolo, filet, punto inglese, punto Venezia, punto pisano, pizzo Rinascimento, etc.): oggetti spesso legati alla tradizione del corredo che ogni giovane sposa portava con sé: copricapi da letto, corsie da tavolo, centri tavola, tovaglie e tovagliette, cuscini, etc.
Non mancheranno oggetti personali, dagli indumenti intimi ai capi di abbigliamento; settore nel quale meritano un’attenzione particolare, per la delicatezza dell’esecuzione, un gruppo di raffinati corpetti e di pizzi per camicette.
Troveranno posto anche ricami legati alla liturgia ecclesiastica; spiccano in questa sezione alcuni camici a intaglio e una balza d’altare.
Un settore interessante della mostra riguarderà le pubblicazioni – opuscoli, riviste, manuali – edite non solo in Italia ma anche all’estero e utilizzate dalle donne del Salento agli inizi del Novecento per un aggiornamento continuo. Non meno interessanti i quaderni di appunti, i campionari e i disegni.
In un ambiente della masseria, infine, scorreranno le immagini di pittori che, dal Rinascimento al Novecento, si sono ispirati ai temi del lavoro femminile e del ricamo in particolare: dalla Merlettaia di Vermeer alla Cucitrice di Velazquez, dalla Donna che cuce di Gioacchino Toma a quella di Van Gogh, dalle Due cucitrici di Guttuso alla Madre che cuce di Sironi.
La masseria Santu Lasi è stata dichiarata “bene di interesse culturale particolarmente importante”, trattandosi - come si legge nel recente decreto di vincolo ministeriale - “di una delle masserie fortificate dell’Estremo Capo di Leuca che testimonia, attraverso le sue stratificazioni architettoniche, le diverse vicende dell’utilizzo di un territorio produttivo sottoposto, per secoli, ai rischi di aggressioni e invasioni dal mare, ma che ha conosciuto anche un’altrettanto costante resistenza da parte degli uomini che l’hanno abitata”.
  


    

Le Associazioni di Volontariato ascoltate a Bruxelles dalla Commissione Europea sul problema del randagismo.

Per l'Italia presente la nostra Raffela Vergine dell'Associazione "Zampa Libera"

   

E’ stato chiesto l’incontro per lanciare un appello al Parlamento Europeo: “GLI ANIMALI MERITANO CONSIDERAZIONE”.

Con la proiezione dei vari CD, viene data una breve panoramica della situazione gravissima relativa al randagismo nei paesi di cui sono presenti i rappresentanti (RO, BG, GR, E, I).

La Romania , la Grecia la Bulgaria che hanno adottato programmi di uccisione di massa non hanno affatto risolto il problema o diminuito il fenomeno. Al contrario si è verificato: 1. Un notevole ripopolamento del territorio 2. Un giro di interessi a più livelli che spingono inevitabilmente verso la corruzione e verso un fare mafioso.

L’unica strada da intraprendere per superare questa situazione di profonda inciviltà e degrado civico sono i programmi di prevenzione che devono mettere al 1° posto la sterilizzazione.

  

  

Dalle presentazioni emerge un dato comune , il randagismo c’è dove manca una netta politica di prevenzione. Viene mantenuto, perché si vogliono tutelare interessi vari, che si sono insediati, sfruttando il problema. Sono interessi fortemente economici di natura illegale ed immorale perché si basano sullo sfruttamento di esseri senzienti.

La strada da intraprendere , che trova tutti concordi ,è quella della sterilizzazione, dell’identificazione e dell’educazione. Non ultima le campagne sistematiche di sensibilizzazione ed informazione. Il pacchetto deve consistere in questi 3 elementi, va però anche aggiunto il bisogno di accrescere il consenso nel tessuto sociale.

I tempi previsti devono essere di medio e lunga durata senza interruzioni alcune. In questi programmi devono entrare di diritto le organizzazioni di volontariato a cui verrà richiesto di sottoscrivere degli accordi di programma con obbligo di rendicontazione in itinere e periodica (annuale).

Il randagismo inoltre non è un problema che può essere risolto localmente , ma deve riguardare una intera regione. il maltrattamento e la sofferenza degli animali influisce anche sul comune sentire di un numero di persone sempre più crescente.

A parere dei presenti questi aspetti che riguardano la sfera bioetica e morale di un popolo, sono elemento fondante per una civiltà e per lo sviluppo del senso civico. La politica, non può distaccarsene. A volte quella locale, è limitata da ignoranza, da visioni provinciali e ristrette e non lungimiranti, da impreparazione e, non è in grado di comprendere e prendere coscienza di quanto invece sia importante nella governance di un territorio, che le decisioni siano anche intrise di spessore etico-morale.

La commissione riconosce che nell’ambito del welfare animale si sono avuti grossi risultati grazie alle Organizzazioni di Volontariato si deve manifestare una volontà ferma e decisa a livello nazionale riguardo la prevenzione e fissare degli obiettivi da raggiungere per il 2017. Così facendo si potrà presentare alla scadenza un modello pilota di risoluzione del grave problema del randagismo. (Potrebbe essere la Puglia che sta già lavorando su questo fronte ). In quest’opera indispensabili sono le organizzazioni di volontariato coordinate in un unico progetto. Le OdV possono allora spingere e influire sulla emanazione di nuove leggi adeguandole al corso storico in atto.
  



IV Premio Internazionale "Palazzo" di Poesia a Cerveteri (Roma). Premiata la nostra Sofia Romano

   
Si è svolta lo scorso 12 Gennaio presso palazzo Ruspoli a Cerveteri (Roma), per gentile concessione del Principe Sforza Ruspoli, la quarta edizione del “Premio Internazionale Palazzo”, organizzato dalla rivista “E’ tempo di Cultura” di Nadia Angelini e della casa editrice Terre Sommerse.
Il “Premio Internazionale Palazzo” è un Concorso di Poesia e Narrativa in lingua italiana a tema libero, finalizzato a stimolare la partecipazione sociale e il piacere della lettura promuovendo la composizione di testi che esprimano pensieri, emozioni, sentimenti e trasmettano valori umani e culturali.
Grande soddisfazione nella nostra comunità per l'assegnazione, alla nostra Sofia Romano, del prestigioso "Premio della Critica". 
     


   

 

        

    


   

Associazione Ad Altiora

27 Gennaio. La Shoah, giornata della memoria

 

L'Associazione Culturale "Ad Altiora" di Salve comunica che Domenica 27 Gennaio, alle ore 18.00 presso la Sala Convegni di Via Roma a Salve, si svolgerà una iniziativa sul tema: " LA SHOAH: LA GIORNATA DELLA MEMORIA ".

Saranno presentati filmati intervallati da musica, canti e letture con l'intervento di ragazzi e giovani del nostro territorio e parteciperà un gruppo musicale che eseguirà i brani più significativi. Concluderà la serata l'Avv. C. Yehuda Pagliara, della Comunità Ebraica del Mezzogiorno d'Italia.

Ad Altiora

    


    

Don Gerardo Antonazzo nominato Vescovo

    

Il 22 gennaio in occasione della Messa Pontificale della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca in Cattedrale, nel giorno della memoria del protettore della Diocesi San Vincenzo Diacono e Martire, il vescovo mons. Vito Angiuli ha annunciato la nomina del suo Vicario Generale mons. Gerardo Antonazzo a Vescovo di Sora, Aquino e Pontecorvo: le sue parole hanno suscitato un lunghissimo e sentito applauso tra gli oltre 600 presenti alla Messa Pontificale, quando ha usato la bellissima espressione “Gioisci diletta Chiesa di Ugento – Santa Maria di Leuca”, perché veramente è stata una gioia collettiva e condivisa.
Nel suo Annuncio il Vescovo ha affidato mons. Gerardo Antonazzo alla protezione della Vergine Maria, venerata come Madonna di Leuca, dove egli è anche Parroco e Rettore; e gli ha indicato come esempio l’altro vescovo di questa diocesi, il Servo di Dio Don Tonino Bello, di cui quest’anno ricorre il 20° anniversario della morte.

Commosso ha preso la parola anche mons. Antonazzo che ha ricordato come la sua storia spirituale e umana è strettamente legata alla comunità ecclesiale della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, con tutti i suoi pastori, parroci e vescovi, e fedeli. Ha poi confidato a tutti che in questo momento di passaggio si sente “meno solo” e si sente “custodito” perché sa che nella decisione del Santo Padre certamente c’è “la mano del Servo di Dio Don Tonino Bello, dal momento che questa mia nomina si colloca tra il 30° della sua ordinazione episcopale e il 20° della sua morte”; e lo stesso don Tonino fu suo maestro appena entrato nel seminario minore.
Mons. Antonazzo a giorni presenterà il suo stemma, ma ha già scelto il motto episcopale: “In fines terrae”, con un chiaro riferimento alla evangelizzazione, fino ai confini della terra, senza fine, puntando sulla roccia e fortezza della Parola di Dio.
Mons. Gerardo Antonazzo è nato a Supersano (Le) il 20 maggio 1956, ed è stato ordinato sacerdote a Supersano (Le) il 12 settembre 1981. Dopo l’ordinazione è stato dapprima educatore presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore in Roma dal 1981 al 1987, poi si è laureato in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma, con specializzazione in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma. Rientrato nella diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca è stato Rettore del Seminario Vescovile di Ugento dal 1987 al 1995; incaricato diocesano per la Pastorale Familiare dal 1993 al 1996; incaricato diocesano per la Pastorale Giovanile dal 1994 al 2009; vicario Episcopale per il Clero e i Religiosi dal 1990 al 1995; Vicario Episcopale per la Pastorale diocesana dal 1996 al 2013. Nel 1995 è stato nominato Direttore e Docente della Scuola diocesana di formazione teologico-pastorale, incarico conservato fino al 2013. E ancora: assistente Ecclesiastico dell’Equipe-Notre-Dame, Assistente Ecclesiastico dell’Agesci. E’ stato Parroco della Parrocchia “Santa Sofia” in Corsano (Le) dal 1995 al 2004, della Parrocchia “Sant’Andrea Apostolo” in Presicce (Le) dal 2004 al 2011; parroco e rettore della Basilica di Santa Maria di Leuca fino ad oggi. Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori. Vicario Generale dal 6 gennaio 2010 al 1 aprile 2010. Amministratore Diocesano di Ugento-Santa Maria di Leuca dal 1 aprile 2010 al 19 dicembre 2010. Vicario Generale da dicembre 2010.

Mons. Gerardo Antonazzo

   


  

Circolo Legambiente “Giglio delle Dune”

20 Gennaio, Assemblea Annuale dei Soci e Documentario ambientalista

 

Il Circolo Legambiente “Giglio delle Dune” sez. di Salve comunica che DOMENICA 20 GENNAIO ALLE ORE 17,30 in prima convocazione e alle 18 in seconda convocazione presso la Sala Conferenze Comunale in via Roma si svolgerà l'ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI.

All'ordine del Giorno: Attività svolte 2012, Bilancio consuntivo e preventivo, Definizione Programma attività 2013 con la partecipazione attiva.

Precede l’assemblea alle ore 15,30 il film documentario HOME – la nostra terra di Yann Arthus-Bertrand
Soci, simpatizzanti e cittadini sono invitati a partecipare.

 
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