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Salve, Spiagge Libere o in Concessione? |
I risultati finali del sondaggio di SalveWeb.it
Spiagge:
i salvesi le vogliono “libere”
Questa estate in moltissime località costiere
del Salento si sono svolte manifestazioni, prese di posizione e raccolte
di firme da parte di associazioni, turisti e cittadini preoccupati per il
moltiplicarsi delle concessioni demaniali per la realizzazione di nuovi
stabilimenti balneari.
Ma mentre c'è chi rivendica libertà di accesso
al mare con lo slogan "La spiaggia è' di tutti!", su posizioni
diametralmente opposte si pongono spesso molti operatori turistici e
balneari che continuano a chiedere ulteriori concessioni con il dichiarato
intento di fornire maggiori e più qualificati servizi.
Durante l’estate anche “Goletta Verde” di
Legambiente, nel suo comunicato sui dati di balneazione della Provincia di
Lecce, ha denunciato con vigore la situazione, puntando il dito
soprattutto contro l'Ufficio Demanio Marittimo della Regione Puglia
colpevole, secondo Legambiente, di rilasciare concessioni con troppa
facilità. Anche nelle Marine di Pescoluse, Posto Vecchio,
Torre Pali e Lido Marini c'è stato, com’era prevedibile, un pò di
fermento, vista anche la lunga distesa di litorale costiero cui dispone il
Comune di Salve. Recentemente un comitato denominato "Pro-Pescoluse"
ha messo l'accento, tra l'altro, su alcune recenti iniziative ritenute in
contrasto con il concetto di "turismo sostenibile" e con la
tutela della natura e dell'ambiente, mentre altri ricordano comunque che
fra le motivazioni che hanno contribuito all'assegnazione a Salve ed alle
sue marine delle “4 Vele” della Guida Blu di Legambiente 2004 c'è la
presentazione di un piano spiagge che citando testualmente l'opinione del
Circolo "Capoleuca" di Legambiente "(...) vieta
qualsiasi tipo di costruzione, anche precaria, sul tratto sabbioso,
protegge il sistema dunale con una fascia di rispetto di venti metri,
vieta la costruzione di edifici tra la litoranea e il mare al di fuori dei
centri abitati e concede alle iniziative di balneazione privata meno del
20% della spiaggia disponibile. (...). |
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Per conoscere l’opinione e l’orientamento dei
salvesi sulle percentuali di litorale da destinare a spiaggia libera o in
concessione, sul sito internet della comunità salvese “SalveWeb.it”
è stato realizzato un sondaggio che proposto da alcuni turisti e
cittadini ha suscitato notevole interesse e partecipazione.
Per semplificare le operazioni di voto nel quesito, attivo dal 30 agosto al 20 settembre, erano state proposte 4 opzioni.
Questi i risultati finali dopo 303 voti validi.
Si è imposta a larghissima maggioranza
l'opzione “80% di spiaggia libera” che ha ricevuto ben 254 voti
pari al 83,8% dei voti.
I risultati del sondaggio sembrano quindi non
dare spazio ad equivoci; i salvesi desiderano che venga mantenuto quanto
più possibile lo stato di “spiaggia libera”, confermando in tal senso
anche le indicazioni rilevate nell’indagine condotta sui turisti
dall’associazione Sos Costa Salento.
E nelle lettere giunte al sito a chi ha sottolineato che sarà comunque dal turismo, da un corretto sfruttamento delle risorse naturalistiche e quindi anche delle nostre spiagge che si potrà realizzare, nel rispetto dell’ambiente, un rilancio dell’economia del basso Salento, più di qualcuno ha risposto di desiderare percentuali di “spiaggia libera” ancora più alte, fino o quasi al 100%.
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