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Piazza Concordia

   

Ampia e di forma rettangolare, ospita al suo interno la Colonna Votiva di San Nicola Magno

Realizzata in pietra leccese, è costituita da un fusto di colonna posto su un alto basamento e sormontato da un capitello che sorregge la statua di San Nicola raffigurato nell'atto di benedire.

Sulla piazza, oltre alla Chiesa Matrice, si affaccia anche palazzo Carida-Ramirez.

La statua è stata restaurata nella primavera del 2018.

Palazzo "Ramirez Carida" 

 

E' realizzato su due livelli, con arcate al pian terreno ed una loggia finemente decorata al piano nobile.

Questo palazzo, al cui interno si possono ammirare il bel giardino e le meravigliose volte affrescate dell'800, rivela un gusto chiaramente spagnoleggiante.
Già sede in passato della scuola media di Salve, attualmente ospita nei suoi locali il Centro Polivalente, i Laboratori Urbani Giovanili, l'Info Point, la Biblioteca Comunale e il Centro Culturale nonchè è sede dell'Unione dei Comuni Terra di Leuca e dell'Associazione "Tempo Libero".


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Le Torri del Centro Storico

 

A partire dal 1500, per difendersi dalle frequenti scorrerie saracene, oltre alle Torri costiere ed a quelle di alcune masserie, vennero costruite, dalle famiglie benestanti di Salve, delle Torri addossate alle abitazioni signorili.

Molte di queste torri sono state nel tempo demolite per ampliamenti o modifiche degli abitati. Quelle esistenti sono ancora riconoscibili perchè nei parapetti sono visibili le feritoie, dalle quali si sparava ai pirati.

 

Torre De Notaris

 via Paradisi

La Torre dei Montano

Questa bellissima torre signorile si trova in via Persico, all'interno del centro storico di Salve.

Edificata nel 1563, presenta un impianto quadrangolare con garitte semicircolari ai quattro angoli e feritoie lungo le pareti.

  

   

 

 


      


  

I Trappeti

 

Gli antichi trappeti di Salve risalgono a diverse epoche: si ritiene che i primi siano stati realizzati al tempo dei romani; gli altri furono scavati nei secoli successivi, tutti con esposizione a sud. Si ritiene che fossero più di venti.

Erano costituiti da una grande grotta centrale dove era sistemata la vasca con la macina di calcare compatto azionata da un mulo o da un cavallo con gli occhi bendati. Altre grotticelle più piccole disposte a corona, erano destinate a diversi usi: deposito di olive, dormitorio, stalla, posto di cottura e deposito.

Nei trappeti  le olive venivano scaricate dall'alto, attraverso delle aperture poste a piano strada, direttamente nel deposito sotterraneo nei quali i "trappitari", sotto la guida del "nachiro" le trasferivano con le pale nella vasca, dove venivano triturate dalla ruota in pietra. 

 

Frantoio Ipogeo "Le Trappite"

 

Questo frantoio ipogeo interamente scavato nella roccia, risale al 1601.


E' composto da vari ambienti, non tutti accessibili, in cui sono ancora riconoscibili le strutture produttive: macine, cisterne, botole, sedili.

 

Aperto al pubblico, si trova sul retro del Palazzo Ramirez.

    

La Madonna della Grotta

 

L' Altare dedicato alla Madonna della Grotta venne realizzato all'interno di un Frantoio Ipogeo del Centro storico appartenente a Gian Lorenzo Stasi, durante l'arcipretura di don Giuseppe Valentini.

 

Contemporaneamente, nel 1669, venne donato da parte della famiglia degli Alemanni un Beneficio Ecclesiastico consistente in un piccolo patrimonio di uliveti.

 

Attualmente il Trappeto e l'altare non sono aperti al pubblico in quanto di proprietà privata.

 

Nella foto a destra: Particolare del volto della Madonna

 

 

L'Altare della Madonna della Grotta

 


 

Le Case "a corte"

 

Le Case "a corte" sono le tipiche abitazioni del centro storico salvese, in particolare di via Persico e di via Marsini.

Sono caratterizzate dal fatto di far fronte tutte su un unico cortile comune, nel quale si accede mediante un unico portale d'ingresso.

E' nella corte che si svolgeva gran parte della "vita sociale" dei nostri antenati. Tempi e luoghi caratterizzati da una ricchezza di rapporti umani e da autentica solidarietà.

 

Abitazione di don Giuseppe Valentini

 

Don Giuseppe Valentini fu nominato arciprete di Salve nel 1664.

Ricordato dai salvesi come "uomo di santa vita e di bontà di costumi", fu l'artefice dell'ampliamento della nostra Chiesa Matrice, della costruzione della torretta per l'orologio e per la costruzione del ricco Coro in legno che adornava lo spazio dietro l'Altare Maggiore.

 

(Foto Serafino)

Don Giuseppe Valentini e la sua abitazione vengono ricordati per una  leggenda riguardante la realizzazione del Coro della Chiesa.

 

La Leggenda dell'arciprete e del demonio

Si racconta che don Giuseppe, dato fondo a tutte le offerte dei salvesi per il completamento della Chiesa, non trovava altro denaro per realizzare un Coro in legno.

Una sera, mentre si recava a pregare presso la Cappella delle "Fogge", incontrò un uomo che gli promise del denaro.

Il giorno seguente, l'uomo si presentò presso l'abitazione dell'arciprete, ma prima di salire chiese di "togliere Antonio ed Ignazio dalla parete".

Questi erano i due quadri di santi che il parroco teneva appesi in casa.

In quel momento don Giuseppe capì che l'uomo che lo tentava con il denaro era, in realtà, il demonio.

Rientrò in casa, prese un crocifisso ed una stola, uscì sul terrazzino e fece il segno della croce.

Ci fu uno scoppio; il demonio sparì lasciando sul gradino l'impronta di uno zoccolo.

 


 

La scala barocca di Palazzo Ceuli

 

Il palazzo è ubicato nel centro storico di Salve, non lontano da piazza Concordia.

Può essere definito come uno dei simboli di Salve.

 

Edificato nel 1770 su progetto dell'architetto alessanese Felice De Palma, si caratterizza per lo scenografico cortile, dove l'estroso architetto è riuscito a realizzare, in uno spazio ristretto, scalinate, archi, balconi, piccole logge, moltiplicando visivamente lo spazio disponibile.

 

La facciata è elegantemente decorata da una successione di putti, volute e motivi floreali.

 


  

 

(Foto Serafino)

  


 

La volta della Chiesa S. Nicola Magno

 

 

Particolare della volta - Lo stemma di Salve

(Foto Serafino)

 


 

 

Festa di San Nicola - Luminarie in via Diaz

(Foto di Pompeo Stivala)

 

 

Fuochi d'artificio in Piazza Concordia

 


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