NO alla MEGA-CENTRALE €OLICA in agro di PRESICCE!
L'appello del "Comitato Don Chisciotte"
Localizzazione dell’impianto eolico nel territorio di
Presicce
Sabato 31 marzo 2007 il Consiglio Comunale di Presicce,
in seduta straordinaria, ha deciso di installare una Mega-Centrale
Eolica sul suo territorio, lasciando però ambigua la scelta del sito.
Il progetto prevede la realizzazione di 10 aerogeneratori ciascuno di una
potenza nominale di 3mW.
Nella Delibera si legge: “l’Assessore Salvatore Erroi fa
presente che l’Amministrazione Comunale non potrebbe più di tanto
condizionarne l’ubicazione, considerati i limiti posti dalla Regione” e “Il
SINDACO fa presente che i probabili siti in via di massima dovrebbero
essere la zona industriale, l’area tra la 1° e 2° mediana per Lido Marini
e in località Burgesi.” Inoltre, il punto 3 della Delibera stabilisce
che: “il suddetto impianto si estende sul territorio di Presicce come
dalla relazione tecnica presentata dalla Società società T G
Energie Rinnovabili srl.” ed il punto 6 che: “i fogli di mappa
indicati sull’istanza dalla società T G…devono intendersi non
vincolanti e sono subordinati alla definitiva ubicazione degli
aerogeneratori da concordarsi con l’Amministrazione.”
Da una attenta analisi dei siti individuati riteniamo che
due dei siti menzionati dal Sindaco, la zona industriale e località
Burgesi, siano citati solo come “depistaggio”, fumo gettato negli occhi
dei consiglieri e della cittadinanza. Non c’è terreno nella zona
industriale (o vicino) che risponda alla normativa per l’installazione dei
pali eolici. La località Burgesi non ricade nel territorio di Presicce e
la zona della discarica non c’entra per niente nella scelta dei siti. Si
può concludere, dunque, che “l’area tra la 1° e 2° mediana per Lido Marini”
era sin dall’inizio ed è ancora oggi il sito individuato per gli impianti.
L’uso della parola “mediana” per identificare le strade provinciali 324 e
292 sembra deliberatamente oscuro e sarebbe interessante sapere quanti
consiglieri ne hanno capito il significato.
Il giorno 12 giugno 2007 il nipote del Sindaco, in qualità
di rappresentante della ditta Tozzi Energie Rinnovabile (con sede allo
stesso indirizzo della T&G), contatta alcuni proprietari dei terreni nella
zona tra le due “mediana” richiedendo la concessione di aree per
l’installazione delle torri. Dal questo momento il “segreto” è stato
effettivamente svelato: i siti scelti sono nell’arena pubblica. In
effetti non esiste una soluzione alternativa salvo l’area tra la S.P. 324
ed il sito archeologico della Specchia di Pozzo Mauro, dove la prossimità
del paese rischia di sollevare una grande polemica.
Il giorno 9 luglio 2007 la convenzione per la realizzazione
della mega-centrale eolica viene firmata con la Società T G Energie
Rinnovabili Srl.
Il giorno 20 luglio 2007 il paese viene tappezzato di
manifesti che annunciano l’arrivo nelle casse comunali di una pioggia di
soldi.
Intanto l’Amministrazione Comunale continua ad affermare
che il progetto è solo “una bozza”, “un’ipotesi”, una tra “varie proposte
al vaglio dell’Amministrazione”, “nulla di definito”. Il Sindaco e gli
Assessori continuano a rifiutare di rivelare al pubblico dove esattamente
intendono installare le mega-torri eoliche.
Legambiente ed alcuni proprietari di case e terreni
direttamente interessati dal cosiddetto “parco” eolico hanno presentato
una formale domanda al fine di essere informati sul progetto senza mai
ricevere una risposta ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale.
Le Linee guida per l’inserimento paesaggistico degli
impianti eolici, pubblicato dal Ministero per i Beni culturali,
afferma che: “il sostegno pubblico nei confronti delle forme di energia
rinnovabile ed in particolare dell’energia eolica è generalmente maggiore
quando una giusta informazione ha permesso la condivisione di scelte,
interrogativi e perplessità su un nuovo progetto di parco eolico”. Nel
caso del “parco” proposto per Presicce, invece di trasparenza abbiamo solo
offuscamento. L’Amministrazione ha qualcosa da nascondere:
il sito individuato non è affatto idoneo!
Qualche problematica particolare del sito scelto
La zona tra le due cosiddette “mediana per Lido Marini” (località
Schiafazzi e Feudo) si trova nella vallata tra le serre di Spigolizzi e
Pozzo Mauro. L’area, una zona agricola dedicata principalmente
all’olivicoltura, è caratterizzata dalla presenza di masserie e antiche
residenze estive della borghesia terriera di Presicce. Le eleganti ville
della fine del ‘700 non sono solo di gran pregio architettonico ma
rappresentano un momento significativo nella storia del Salento, quando un
rinnovato interesse per le pratiche agricole da parte della borghesia ha
dato un contributo importante al sviluppo del territorio. Casina Villani,
Casina Stefanelli e Masseria dei Monaci ricadono esattamente in mezzo
all’area individuata per l’installazione delle mega-torri eoliche.
Masseria del Feudo (segnalato monumento storico/architettonico nel PUTT),
Masseria Scafazzi e Casina Arditi sono a meno di 500m. Nel raggio di
1.200 metri ci sono: Casina Adamo, Casina dei Cari (ristorante/albergo),
Casina Ceddhe (fattoria in attività), Masseria Palombara (agriturismo) e
Masseria Colombo. Nel raggio di circa 2km ci sono: Masseria Spigolizzi,
Casina Valentini, Casina S. Angelo, Casina Pagliarone, Albergo Le Pajare,
Masseria la Schida, Masseria Simoni, Masseria Veneri e Masseria Fano. La
scelta del sito per un impianto eolico industriale non ha potuto essere
più sbagliata!
L’impatto visivo
L’impatto visivo sul paesaggio di 10 pali eolici
giganteschi sarebbe una svolta epocale per il territorio. Nel contesto
della contrada in questione, un aerogeneratore di 3mW è un ecomostro.
Consiste di una torre d’acciaio alta fino a 125m (torre e pala), più di
2,5 volte l’altezza del faro di S. Maria di Léuca! C’è anche un
basamento interrato in cemento armato (circa 400 metri cubi), una cabina
di controllo, le strade connesse e gli scavi per i cavi di distribuzione
di corrente ad alta potenza. L’installazione di un tale impianto sarebbe
un processo di rapina del territorio che oscurerà il patrimonio di
bellezza e di autenticità del luogo. Una centrale eolica sarebbe
totalmente fuori scala con il paesaggio di uliveti secolari, fabbricati
rurali, case di campagna e muri a secco, e comporterebbe una
trasformazione di una terra agricola e di villeggiatura in niente altro
che una zona industriale.
Voce dissidente
Il Sindaco ha ritenuto opportuno etichettare ogni critica
al progetto come “polverone”, “chiacchiere”, “allarmismo” o “inutili e
futili polemiche”. La questione merita un dibattito ad un livello più
serio. Non siamo più nell’epoca dittatoriale quando progetti faraonici
hanno potuto essere lanciati solo con il dettame dell’Amministrazione. Il
Sindaco dimostra la debolezza della sua posizione nel fatto che non è
pronto a sentire le voci contrarie.
Il movimento di opposizione all’industria eolica in Italia
cresce ogni giorno. Il 25 giugno 2007 il TAR della Toscana ha dichiarato
“illegittime” le torri eoliche piantate di recente a Scansano (Grossetto)
perché il “parco” era stato autorizzato senza il ricorso alla Valutazione
di Impatto Ambientale (VIA). A Presicce tutto è stato fatto per
approfittare delle disposizioni transitorie previste del nuovo
Regolamento Regionale che concede un periodo nel quale i Comuni non sono
ancora obbligati a dotarsi di un Piano regolatore per impianti
eolici (PRIE), né sottoporre i progetti ad una VIA. È difficile
capire come la Regione abbia potuto lasciare questa lacuna nella Legge
permettendo così ai Comuni di promuovere progetti senza né PRIE né VIA.
Sarebbe meglio imporre una moratoria sui nuovi impianti in attesa di un
Piano Regionale ed una identificazione razionale dei siti idonei.
Presicce, approfittando dell’iter amministrativo meno esigente delle
disposizione transitorie, non è solo nella corsa di imporre centrali
eoliche sul territorio. Anche due Comuni limitrofi saltano sul carro:
Acquarica con 8 torri, Ugento con 21!
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